Secondaria di Primo Grado
Che cos’è
La vecchia scuola media da qualche anno si chiama scuola secondaria di I grado. Rappresenta la parte conclusiva del primo ciclo di istruzione dove la parte iniziale è costituita dalla scuola primaria (ex-scuola elementare). È scuola dell’obbligo della durata di tre anni scolastici e si conclude con l’esame di Stato che consente di conseguire la licenza, titolo di studio indispensabile per accedere al successivo grado di scuola (licei, istituti tecnici e professionali).
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, ha l’obiettivo di favorire la crescita delle capacità autonome di studio dei ragazzi e di rafforzare le attitudini ai rapporti sociali. Si prefigge di organizzare ed accrescere le conoscenze e le abilità anche attraverso l’uso delle tecnologie informatiche.
Rispetto alla scuola primaria, dove vengono forniti all’alunno gli elementi di base del sapere, nella scuola secondaria di I grado l’insegnamento delle discipline di studi è sistematico e approfondito. Anche per questa ragione, nel passaggio dalla primaria alla secondaria di I grado, si registra un netto aumento del numero di materie e del conseguente numero di docenti. Tra le diverse discipline di studio, necessarie per sviluppare progressivamente le competenze e le capacità dei ragazzi, la scuola secondaria di I grado introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione europea, oltre a quello dell’inglese. In vista del passaggio ai percorsi educativi successivi, questo tipo di scuola aiuta i ragazzi ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. L’esame di Stato al termine del primo ciclo è il primo esame che i ragazzi si trovano ad affrontare nella loro vita. Oltre alle prove di esame tradizionali, dal 2008 è stata inserita nell’esame anche la prova scritta nazionale predisposta dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (Invalsi) e scelta dal ministro dell’istruzione. La prova, oltre a contribuire ad una più ampia valutazione dell’alunno, consente di rilevare il livello generale degli apprendimenti degli studenti italiani e di consentire una comparazione con le analoghe rilevazioni internazionali.